Pizzighettone, città murata di Lombardia

Recupero e manutenzione delle antiche mura

I primi interventi

La situazione delle fortificazioni trent'anni fa si presentava drammatica: le casematte erano state date in gestione a privati per gli utilizzi più disparati; i fossati, cortine e terrapieni sommitali venivano soffocati da una vegetazione infestante, talmente vigorosa da sfaldare con le radici alcune parti murarie e minacciarne il crollo.

I primi interventi sono stati eseguiti quasi interamente a mano a causa delle scarse disponibilità finanziarie iniziali; successivamente, ove possibile, si è fatto uso di mezzi meccanici e macchine operatrici, prima in prestito e poi di proprietà o in comodato d'uso con il Comune. 

La filosofia generale è stata quella di non estirpare, bensì tagliare a raso le essenze d'alto fusto nate sopra il terrapieno delle casematte o lungo la cortina muraria per non generare ulteriori danni alle strutture murarie.

Sul bastione terrapienato, spalti e strada coperta invece si è proceduto ad estirpare completamente l'apparato radicale di robinie e rovi in modo da creare un tappeto d'erba, senza impedimenti per il taglio rapido da effettuarsi poi con mezzi meccanici.  Le aree verdi del lato sud-ovest della cerchia muraria, una volta bonificato il fossato da una vecchia fognatura, recuperata la strada coperta e lo spalto, sono state riseminate a prato, in modo da creare un ampio spazio utilizzabile per parco pubblico e come cornice scenografica per manifestazioni musicali e storiche.


Lavori di bonifica da una vecchia fognatura

Il fossato fortilizio riseminato a prato

Il fossato utilizzato come spazio per manifestazioni

La manutenzione

Le aree a prato più accessibili al pubblico sono state dotate di impianti di irrigazione fissi, indipendenti dall'acquedotto comunale. Questi prati vengono poi tagliati settimanalmente dai nostri Volontari con trattorini tosaerba. I manti erbosi del fossato e di parte delle difese bastionate vengono tagliati mediamente ogni tre settimane fra aprile e ottobre. Ai volontari in questi ultimi anni si è affiancata una ditta privata per i lavori dove si richiede una mirata capacità professionale.

Per un decennio i volontari "umani" sono stati affiancati anche da aiutanti d'eccezione per la manutenzione del verde sulle casematte di via Boneschi: caprette tibetane! Nell'immagini i nuovi nati nel 2014!

Per quanto riguarda la salvaguardia della cortina muraria da essenze infestanti, fin dall'inizio si è scelta una strategia di interventi chimici con prodotti ad azione sistemica e a ridotto impatto ambientale e con risultati estremamente positivi. Sulle cortine murarie, minacciate dal degrado vengono programmati annualmente  interventi manutentivi, utilizzando ditte specializzate per evitare in futuro opere più consistenti ed onerose.

Nel 2011 è stata creata l'iniziativa "Gera, un euro per un mattone" mirata ad arrestare il degrado della cortina interna delle casematte di Gera.  I lavori sono terminati nel febbraio 2012 per una spesa complessiva di ca € 20.000.

Gli interventi che Gruppo Volontari Mura (GVM) finanzia vengono concordati con l'ufficio tecnico comunale e la Soprintendenza in modo da ricevere indicazioni sulla gestione del cantiere e del corretto utilizzo di materiali. Ricordiamo:
- Lavori di consolidamento del paramento murario del Rivellino;
- Lavori di consolidamento del paramento murario della pusterla del Rivellino;
- l’impermeabilizzazione della parte sommitale di tre casematte, rimettendo poi il manto erboso; - sostituzione della scala di risalita al bastione del Becco, con una nuova realizzata in base alle norma di sicurezza; - impermeabilizzazione del tetto dell' ex Ergastolo austriaco in disfacimento, tramite teli di plastica e propedeutico agli interventi di risanamento per il riutilizzo delle casematte sottostanti (scopri il progetto "Ridare vita alle casematte riqualificando l'immobile").

Liberazione di strutture interrate

Negli anni 2005-2008, contemporaneamente all'intervento della Soprintendenza ai Beni Architettonici sulla cortina muraria esterna di nord-est di Gera, il Gruppo Volontari Mura ha finanziato la bonifica del  fossato da metri cubi di inerti ed il recupero dei “gradoni” all'interno della gola della mezzaluna. All'interno del fossato, dopo aver proceduto ad un disboscamento delle robinie, ha realizzato un tappeto erboso di facile manutenzione.

L'attività è proseguita: in accordo con la Soprintendenza si è proceduto al taglio delle essenze d'alto fusto che erano cresciute sulle cortine murarie poi alla movimentazione di terra finalizzata all'individuazione di bastioni, dighe e mezzelune sepolte negli anni '30 dal Genio Militare per far passare binari e strade all'interno dell'area militare.

Gli scavi, effettuati con una pala meccanica, hanno permesso di rintracciare (grazie all'ausilio di disegni austriaci e mappe del Genio Militare), l'opera a corona di Gera e di trovarla ancora completamente intatta nel suo sviluppo.

Uno scavo invece effettuato in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica della Lombardia e finanziato ha permesso nel 2002 di recuperare da un antico condotto di scarico di una mensa della seconda metà del 400, una serie di resti delle stoviglie di una guarnigione, in gran parte poi fatte restaurare sempre dal Gruppo Volontari Mura ed esposte ora al Museo Civico.    

Collaborazioni

Il Gruppo Volontari Mura si è poi fatto carico in questi anni di suggerire variazioni al piano regolatore, in modo da bloccare la possibilità di nuove costruzioni sull'antica Piazza d'Armi e procedere invece alla demolizione di alcuni edifici di proprietà demaniale che occupavano la piazza stessa.

Il Gruppo Volontari Mura ha coinvolto nella salvaguardia dei beni artistici anche la locale sezione del Lions Club e nel 2015 insieme hanno finanziato il restauro di due leoni di granito posti dagli austriaci nel 1720 ai lati del ponte.

Gruppo Volontari Mura collabora con le Soprintendenze, l'Istituto Italiano dei Castelli, Istituti Scolastici e Università (come il Politecnico di Milano) per fornire agli studenti impegnati con le tesi la massima assistenza. Si occupa inoltre di raccogliere documentazione cartografica disponibile dai vari Archivi di Stato italiani e stranieri per lo studio delle nostre fortificazioni da parte di ricercatori e studenti. Copia della documentazione è fornita all'Archivio Comunale e alla Soprintendenza. Inoltre svolge anche azioni di controllo sulle aree esterne alle mura, facenti parte delle difese bastionate, affinché vengano preservate.

Valorizzazione ed ispirazione

Grazie ad una convenzione con il Comune, il Gruppo Volontari Mura ha creato percorsi turistici lungo le mura, rendendoli sicuri con l'installazione di cancelli, rifacimento di pavimentazioni, scale di risalita, parapetti e nuovi portoni.

Il lavoro di recupero svolto in questi anni dal Gruppo Volontari Mura è stato preso come spunto da altre realtà murarie più grandi come Palmanova che nel 2011 con l'aiuto di un migliaio di volontari della protezione civile ha disboscato le parti murarie soffocate dalla vegetazione.

Le mura, fino a qualche anno fa erano inaccessibili perché carceri e depositi militari. Ora sono un simbolo di orgoglio e identificazione della cittadinanza grazie alla passione e all'impegno di molti.