Dove siamo: Pizzighettone (CR) Lombardia

L'uomo e il fiume

Sez. AC: Le ragioni di una vita

Opere lungo i fiumi

Moltissime sono le opere che l'uomo ha costruito nei secoli lungo i due corsi d'acqua di Pizzighettone, l'Adda e il Serio Morto. Persino un semplice palo conficcato nella riva per attaccarvi una barca, pur essendo un’opera minima, diventa un segno tangibile del rapporto tra l’uomo e il fiume. Opere più imponenti sono quelle permettono di attraversare un fiume. A Pizzighettone sin dai tempi più lontani ci si munì di particolari manufatti come porti e traghetti.

Già nel XII si ha notizia di “pons” sopra l’Adda e così pare anche nei secoli XIV e XV. Sicuramente le due sponde abduane furono sempre in comunicazione con un servizio di traghetti e barche.

Nel 1758 iniziarono i lavori per la costruzione di un pontile stabile di legno quindi rimpiazzato nel 1921 da uno in cemento armato, il Ponte Trento e Trieste. Nel 1977 dopo un crollo improvviso è stato costruito un nuovo ponte. Già dal XI secolo i documenti menzionano la presenza di un porto detto “Pirolo”, situato nelle vicinanze dell’odierna Gera.

Addetta alle funzioni portuali era preposta la Corporazione di Barcaioli, fornita di un proprio statuto, di un proprio stendardo, di una propria sede sicuramente presso la scomparsa chiesa di San Pietro in Pirolo (all’incirca il luogo dell’odierno oratorio “Mortini di San Pietro”).

Il fiume è sempre stato uno strumento utilizzabile per l’agricoltura. Gran parte delle campagne irrigue attorno a Pizzighettone sono servite da cavi e rogge derivanti dal Serio Morto e chiamati “dugali”. Interessante anche il sistema di colatori che permette di scaricare nell’Adda e nel Serio Morto le acque risorgive, evitando gli impaludamenti acquitrinosi delle campagne. I documenti testimoniano la presenza del Mulino Remello “o Lopez” alla confluenza del Serio Morto nell’Adda ed il mulino Bissone a sud di Pizzighettone. Un altro mulino venne costruito all’interno della fortezza agli inizi del 1800.